Tre giorni sulle Alpi Apuane – Day 1

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Se pensi che le avventure siano pericolose, prova la routine: è letale.

Paulo Coelho

Alpi Apuane – Day 1

Tre giorni in cammino e due notti in diversi bivacchi, con la natura come unica compagnia e l’esplorazione come scopo prìncipe.

Questa idea nasce dalla voglia (rimasta insoddisfatta) di tornare sulle Alpi Apuane dopo essermene innamorato durante la mia prima gita in queste zone. Nel gennaio 2022 avevo percorso con alcuni amici la via ferrata Tordini-Galligani a Foce Siggioli, ed ero rimasto estasiato dall’ambiente che mi circondava (parete Nord del Pizzo d’Uccello su tutto, ma questa è un’altra storia) e del quale non conoscevo colpevolmente nulla.

Così ho individuato una finestra di tempo possibile per stabilirmi qualche giorno in quota e curiosare il più possibile questa straordinaria catena montuosa. La programmazione degli itinerari è stata meticolosa e molto elastica insieme; volevo avere un’idea precisa di ciò a cui andavo incontro (anche perché l’avrei fatto da solo) e allo stesso tempo godere della più totale libertà di virare su un percorso piuttosto che su un altro.

Come si vedrà nel breve diario di queste giornate, mi è capitato svariate volte di cambiare repentinamente programmi e spesso non per mia volontà ma per cause di forza maggiore.

Buona lettura!

Alpi Apuane – Day 1

Sto scrivendo su un piccolo quaderno a quadretti dal bivacco K2, nella valle dell’Orto di Donna.

Sono quasi le 21 e ovviamente sono immerso in una solitudine e un silenzio quasi inquietanti, sia dentro il bivacco che fuori. È dalle 16 che lotto con la stufetta del bivacco e dato il tepore che c’è qui dentro in questo momento penso di poter dire di averla avuta vinta.

La giornata di oggi è stata tanto piena quanto rilassante.

Arrivato in treno a Massa alle 6:36, alle 7 sono salito sul pulmino per Biforco, da dove mi sono incamminato in direzione della valle degli Alberghi, un luogo splendido e quasi del tutto privo di tracce antropiche, eccezion fatta per la Casa degli Alberghi, una vecchia struttura che in passato aveva funzione abitativa per i cavatori del luogo.

Proprio sopra a questo edificio si trova l’attacco della ferrata al monte Contrario, raggiunto in circa 2h30m dal capolinea di Biforco.

Via ferrata al monte Contrario

Venendo subito al sodo devo dire che in verità ho trovato questa ferrata abbastanza “noiosa”, se non fosse per l’avvicinamento e il dislivello della via (quasi 1400 D+ totali) direi che non ci sarebbe alcun motivo per classificarla come “Difficile”, vista anche la quasi totale assenza di passaggi tecnici e/o atletici.

Per tre quarti si progredisce su rocce sì lisce, ma molto poco inclinate e in quasi totale assenza di esposizione. L’ultimo pezzetto è indubbiamente il più interessante in quanto aumenta un pelo la verticalità e notevolmente l’esposizione, anche se ciò coincide con la comparsa di numerose staffe che vanno ad azzerare ogni possibile difficoltà tecnica.

L’ho percorsa in 1h36m nonostante la relazione indicasse 2h30m, devo ancora capire se ho corso (improbabile, visto il peso di questo stramaledetto zaino) o se la relazione esagerasse un po’.

PS. l’ho percorsa il 6/04/23 salvo scoprire il 27/04/23 che la ferrata risulta essere ancora chiusa per manutenzione…che dire, mea culpa, sono stato ingannato da una recente recensione sul mio sito di riferimento. Posso dire che effettivamente qualche ancoraggio ballerino c’era, ed uno era proprio divelto. Prossima volta farò in modo di informarmi meglio.

Post ferrata – inno al ravanage

Dal termine della ferrata il programma era di salire sul monte Contrario ma una volta vista la cresta da percorrere in solitaria ho pensato che forse forse mamma avrebbe preferito la evitassi.

Ho quindi pensato bene di perdermi (letteralmente, non per scelta) nelle pietraie e nei boschi ancora innevati del versante soprastante il rifugio Orto di Donna, nel tentativo (riuscito, chi l’ha dura la vince) di intercettare il sentiero Cai che mi portasse alla Finestra del Grondilice e da lì in vetta al monte Grondilice (1808m).

Dopo più di 1700m di dislivello e quasi 6 ore di fatiche ho finalmente toccato la mia prima vetta apuana! La giornata è stupenda e il panorama non certo da meno. Preso dall’entusiasmo ho ingoiato in fretta il mio panino e sono tornato alla Finestra per salire in pochi minuti e con qualche passaggio delicato (forse un II°, poco esposto) sulla Forbice (1773m), e sono due!

A questo punto il mio buon Suunto segnava quasi 1800m di dislivello positivo, al che ho pensato fosse un ottima idea dirigersi verso il bivacco K2 e riposare un po’, dato che siamo al primo giorno di tre.

Domani il programma ha come obbiettivo principale il monte Pisanino, e viste le previsioni meteo tutt’altro che benevole considererei un successo già solo arrivare lì!

Sono le 21 passate da poco, caricherò un’ultima volta la stufetta e poi a nanna; domani niente sveglia, sono in piedi dalle 4 e ho bisogno di una dormita decente.

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