Le 5 Terre
Monterosso al Mare, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore.
Dal 1997 Patrimonio dell’Umanità e Bene protetto dall’UNESCO.
Dal 1998 Area marina protetta.
Dal 1999 Parco Nazionale.
Testimonianza della capacità dell’essere umano di adattarsi alla vita in ambienti ostili modellando il territorio a seconda delle proprie necessità sin dalle epoche più antiche. Questi paesini arroccati sulle scogliere a strapiombo sul Mar Ligure sono unici e da vedere almeno una volta nella vita, ma possono anche essere molto “difficili”. Infatti sono insediamenti risalenti al XI secolo (il primo documento ufficiale riguardante questi luoghi è datato marzo 1056) di piccole comunità di
pescatori e agricoltori, e che oggi devono sostenere maree di turisti provenienti da tutto il mondo.
Nelle giornate più affollate questo “problema” raggiunge livelli che rendono impossibile godere della bellezza di questi villaggi, a meno di non volgere lo sguardo agli angoli meno conosciuti del Parco. Alle 5 Terre nascoste, e in questo caso a Monesteroli.
Le 5 Terre nascoste
Tutta l’area del parco ha molto altro da offrire e se non siete amanti della calca turistica e avete un buon spirito d’avventura potete inoltrarvi lungo i numerosi sentieri che solcano queste montagne e regalano panorami incredibili.
Qui scopriamo l’escursione che conduce al borgo di Monesteroli, una delle 5 Terre nascoste (insieme a Fossola, Persico, Navone e Schiara).
Questo agglomerato di case e cantine è famoso per essere raggiungibile esclusivamente attraverso la Scala Grande, un’opera ingegneristica che conta più di 1200 gradini a picco sul mare.
Esistono due vie per raggiungere l’inizio della scalinata:
- il sentiero 536 (ex 4d) dalla Chiesa di Sant’Antonio
- il sentiero 535 da Fossola
Noi abbiamo intrapreso il secondo, molto panoramico e percorribile abbastanza facilmente.
Lasciata la macchina nei pressi del centro turistico lungo la SP delle 5 Terre (venendo da La Spezia, dopo la prima galleria che si incontra, subito a sinistra), si percorre un breve tratto di strada asfaltata sino a Casotti da dove inizia il sentiero 535. E’ necessario avere con se ingenti scorte d’acqua, dal parcheggio in poi non si trovano sorgenti o fontanelle.
E’ un percorso a tratti esposto ma poco impegnativo che da la possibilità di godersi la vista sui promontori del parco e sulle incredibili cantine e case aggrappate alle rocce a strapiombo sul mare.
Dopo circa 45 minuti di camminata (senza bivi, è sufficiente seguire le numerose indicazioni per Monesteroli) si giunge all’intersezione con il sentiero 536 e all’inizio della Scala Grande.
Qui ci si trova ad affrontare una “stairway to heaven” di 1200 e passa gradini scoscesi e molto ripidi sino al borgo di Monesteroli prima e ad una caletta qualche decina di metri sotto. L’accesso al mare è un po’ difficoltoso in quanto non esiste una spiaggia ma solamente scogli e se il mare non fosse calmo potrebbe essere particolarmente complicato farsi un (più che meritato) bagno ristoratore.
Il ritorno avviene lungo lo stesso percorso dell’andata e consiglio di affrontarlo nelle ore più fresche della giornata, perché se la discesa è ardua, la salita assomiglia più ad una vera e propria scalata!
Mi sento di sconsigliare la nostra strategia, che ci ha visti percorrerla in salita subito dopo pranzo. Nel “tepore” delle temperature di luglio.
Mi rendo conto che qualsiasi altro piano risulterà certamente migliore, ma sicuramente percorrerla da ottobre a maggio e nella ore più fresche sono già ottime linee guida!
E’ un’escursione a suo modo unica, ma non va sottovalutata: lo sforzo fisico richiesto al ritorno è notevole e rende necessario un minimo di allenamento.
Itinerario
- Punto di partenza: Casotti
- Dislivello: 250m
- Grado di difficoltà: T/E
- Durata: 1h 15m (il ritorno leggermente di più in quanto in salita)